venerdì 28 novembre 2008

CRIMINALITA': ECCO A VOI L'ITALIA

Furti, rapine, borseggi. Numeri e statistiche a denunciare un fenomeno che fa paura. La criminalità è in aumento. Rispetto allo scorso anno il cinque per cento in più. Una crescita inquietante. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, che sono stati pubblicati integralmente dal Sole 24 ore, nel 2007 sono stati denunciati 330 reati ogni ora, per ogni giorno dell’anno, sfiorando i tre milioni complessivi.

È l’Emilia Romagna la regione fanalino di coda per quanto riguarda la sicurezza. La città più pericolosa risulta essere Rimini, con 9mila reati denunciati ogni 100mila abitanti, quasi il doppio della media nazionale, anche se c’è chi a questa classifica infame proprio non ci sta. «Siamo alle solite, non mi stupisco più», si lamenta il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli. Secondo il primo cittadino infatti sarebbe sbagliato il ragionamento all’origine. Una sorta di accanimento ingiustificato che non tiene conto di tutti gli aspetti. La statistica infatti sul territorio riminese risulterebbe falsata dall’andamento oscillante della popolazione, che grazie al turismo arriva anche a un milione, dai circa 250.000 residenti effettivamente residenti in provincia. «Non capiscono nulla di statistica - afferma Ravaioli -. Devono dividere almeno per due. Noi abbiamo nove milioni di turisti l’anno. E poi da noi c’è un numero di denunce dei reati altissimo rispetto ad altre zone perché teniamo bene la criminalità sotto controllo e la cittadinanza collabora». «Se parliamo di primati - aggiunge il sindaco - parliamo invece dell’ospitalità, che fa divertire i nostri ospiti».

Ma la classifica non lascia molte speranze neanche a Bologna. La ricca Bologna presa d’assedio dai malviventi, Bologna torturata, violentata, derubata, abbandonata a ladri e malfattori. E da anni lo scenario è desolante sotto agli occhi di tutti, cittadini e turisti. Anche in centro, sotto i portici, vicino all’università, nei parchi. A qualunque ora spacciatori marocchini, algerini, sono lì, a ogni angolo a svendere droghe a chi passa. E questa è solo la superficie. Il resto si ritrova nelle classifiche ufficiali.

Anche nel 2006 la situazione bolognese non era confortante: 4.449 furti nelle abitazioni per centomila abitanti era il suo triste primato. Il record di tutta Italia. E sempre nel 2006 si guadagnava un secondo posto (prima Genova) per borseggi e scippi con 8.657 per centomila abitanti. Quest’anno, dopo Bologna, seguono le altre grandi città: Milano, Roma, Torino, Napoli. Unica eccezione Genova, dove il numero dei delitti registra una flessione.
È il nord che paga di più. Qui l’allarme criminalità è spesso legata a doppio filo con l’immigrazione clandestina. Rapine in villa, scippi, violenze, furti, che continuano a rappresentare una parte consistente del totale dei delitti. Per quelli in abitazioni le denunce sono state 166mila, oltre il 17 per cento in più dell’anno precedente. Savona, Pavia e Varese in testa con tra le 500 e le 600 denunce ogni 100mila abitanti.

I dati riportati parlano chiaro: la criminalità rappresenta un serio problema per tutta l'Italia; come si può risollevare questa situazione?

Secondo me è fondamentale incrementare la sorveglianza da parte delle Forze dell'Ordine e imporre dei provvedimenti giuridici più pesanti, in questo modo il numero di crimini diminuirebbe sensibilmente e si otterrebbe una maggiore sicurezza generale, per riassumere il concetto in due parole: Tolleranza zero.

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