venerdì 19 dicembre 2008

NATALE: OGNI ANNO LA SOLITA STORIA...

Tempi duri. Nel gergo degli statistici, le "aspettative sono decrescenti". Nel 2002, su un campione di 2500 persone, il futuro era grigio per il 57%, oggi siamo al 68%. E il 2009 pare sarà peggio, per alcuni economisti la coda del 2008 è solo il "trailer" del film che ci aspetta. Detto questo, non sarà un Natale di miseria. Sarà un Natale più sobrio nei modelli e negli stili di consumo.
Quindi, con una ricaduta più morbida sulla perdita di poter d'acquisto.
Secondo una ricerca del marchio di automobili Dacia (gruppo Renault), attivo da tempo nelle quattro ruote low cost, già prima della crisi il 68,2% degli italiani dichiarava di voler cambiare mentalità, orientandosi verso marche e prodotti meno cari. Semplicità e frugalità tornano a essere valori. Le cause di questa nuova austerità non sono determinate (o non solo) dalla contingenza economica.
E' in atto una trasformazione culturale in direzione di un'austerità volontaria, vissuta non come rinuncia o privazione ma come riduzione spontanea delle pratiche di consumo, verso un prezzo contenuto, conveniente ma anche giusto.
Nel paniere ideale entrano gli alimentari delle "private label" (per esempio Coop) maanche l'arredamento sobrio, le scarpe senza etichetta. I marchi low cost non creano più complessi: il 78,7% degli italiani dichiara che aziende come Ryanair, Ikea, Decathlon, dimostrano che non sempre a bassi prezzi corrisponde bassa qualità.

1 commento:

The young Jack ha detto...

è sicuramente una buona notizia a mio parere.
Se da una parte causa un lieve ristagnamento economico dall'altra permette alle famiglie di riuscire ad arrivare a fine mese. Quindi ben venga la sobrietà.